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Scheda Palazzo Acciaiuoli (Acciaioli) Torna ai risultati della ricerca
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Quartiere Santa Maria Novella
Ubicazione Borgo Santi Apostoli 9
Denominazione Palazzo Acciaiuoli (Acciaioli)
Altre denominazioni Palazzo Usimbardi
Affacci .
Proprietà Usimbardi, Acciaiuoli (Acciaioli), Giarrč.
Architetti - Ingegneri Messere Mario M.
Pittori - Scultori - Decoratori Giovanni da San Giovanni (Giovanni Mannozzi, d.), Cioli Simone, Novelli Antonio.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche L'edificio nasce dall'unione di due case signorili duecentesche, come si vede dal lungo androne che in origine corrispondeva ad un chiasso e che ancora oggi taglia per tutta la sua profonditą la fabbrica aprendosi infine verso il lungarno. Questo antico complesso era stato poi fatto oggetto di significativi lavori di ampliamento e rinnovamento a partire dal 1573, per volontą di Alessandro Acciaiuoli che, attorno al 1581, aveva poi impreziosito la proprietą con una audace struttura pensile destinata a giardino e volta verso il lungarno. Proprio dal lato dell'Arno č stato infatti a lungo il prospetto principale del palazzo, in pił occasioni richiamato da Filippo Baldinucci sia per le opere d'arte conservate al suo interno, sia per il pregio di quell'affaccio, arricchito da una serie di rilievi in marmo di Simone Cioli e Antonio Novelli, e da pitture di Giovanni da San Giovanni, raffiguranti "alcuni putti, con un bel panno a opera tocco d'oro". Nonostante questo rapporto che ancora mantiene con gli edifici che guardano all'Arno, essendo stato gravemente danneggiato durante l'ultima guerra dal lato del fiume (la costruzione che oggi si vede č frutto di un cantiere avviato nel 1965 su commissione della Compagnia Tirrenia Assicurazioni, proprietaria dell'area, su progetto e direzione dei lavori dell'ingegnere Mario M. Messere, per la quale si veda al lungarno degli Acciaiuoli 2-4), il palazzo conserva l'antica struttura solo per la porzione che guarda sul borgo Santi Apostoli. Questa si mostra ancora con chiare forme tardo trecentesche, con un robusto bugnato rustico fino ai davanzali delle finestre al primo piano e con un liscio filaretto superiore, nell'insieme di grande suggestione e bellezza, capace di restituire un'idea assolutamente verosimile dell'architettura medioevale fiorentina. "I tre fornici al piano terreno presentano eleganti archi (sestiacuti dalla parte estradossale), sormontati dalle finestrelle del mezzanino, e sono rispondenti ad una delle diffuse varianti sincroniche del tipo di casa a corte mercantile. In seguito l'edificio verrą accorpato con quello contiguo dei Mazzei, risalente al Duegento, ed il vicolo interposto verrą tamponato, trasformandolo in un lungo androne, concluso da un portale architravato con mensole laterali. Il portale rinascimentale fu probabilmente 'incastrato' tra le due case, per concludersi superiormente lą dove i rispettivi sporti sul vicolo, appartenenti alle due costruzioni, andavano ad unirsi" (Trotta 1992). Proprio nel punto di congiunzione, sopra l'antico chiasso, č ancora visibile uno scudo con l'arme degli Acciaiuoli (d'argento, al leone d'azzurro, lampassato e armato di rosso), timbrato da un cappello cardinalizio che consente di riferirlo al cardinal Angelo Acciaiuoli, morto nel 1409. Anche il breve corpo di fabbrica segnato con il numero 11 rosso e posto all'estrema destra del nostro palazzo č facilmente leggibile come chiassuolo poi chiuso e saturato. Il palazzo appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichitą e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale.
Bibliografia
dettaglio
Bocchi-Cinelli 1677, pp. 120-121; Del Bruno 1757, p. 91; Fantozzi 1843, pp. 61-62, n. 121; Baldinucci-Ranalli 1845-1847, III, 1846, pp. 139, 490, 667; IV, 1846, p. 221; V, 1847, p. 80; Elenco 1902, p. 251; Illustratore fiorentino (1904) 1903, p. 159; Ross 1905, p. 1; Limburger 1910, n. 2; Palazzi 1972, pp. 98-99, n. 180; Firenze 1974, p. 289; Trotta 1992, p. 21; Firenze 2005, pp. 254-255.
Approfondimenti Dopo 21 anni si ricostruisce sul lungarno, in "La Nazione", 16 luglio 1965; Dagobert Frey, Wandfresken Bernardino Poccettis im Palazzo Acciaiuoli zu Florenz, in Scritti di storia dell'arte in onore di Mario Salmi, a cura di Filippa M. Aliberti, Roma, De Luca, III, 1963, pp. 63-76; Donatella Pegazzano, Un collezionista in giardino. Buontalenti e Giambologna per Alessandro Acciaiuoli, in "Paragone. Arte", LVII, 2006, 765, pp. 88-118; Amedeo Belluzzi, Palazzo Acciaioli a Firenze dalle origini alla ricostruzione, in "Opus Incertum", IV/V, 2011, 6/7, pp. 100-119.
Documentazione fotografica Archivi Alinari, Firenze: AVQ-A-003862-0000 (la facciata dell'edificio sul lungarno degli Acciaiuoli prima della sua distruzione, 1870 circa); ACA-F-045669-0000 (la facciata dell'edificio sul lungarno degli Acciaiuoli prima della sua distruzione, 1920-1930); BVA-F-006057-0000 (il lungarno degli Acciaiuoli con il cantiere di edificazione del nuovo edificio, 1966). Archivio fotografico SBAP, Firenze: 1739, 1740, 1741 (vedute delle distruzioni operate all'edificio dall'esplosione delle mine, 1944); 33099, 33100, 33101, 33102, 33103, 33104, 33105, 33106, 33107, 33108, 33109, 33110, 33111, 33112, 33113, 33114, 33115, 33116, 33117, 33118, 33119, 33120, 33121, 33122, 33123, 33124 (vedute dei danni provocati dall'alluvione del 4 novembre con particolare riferimento a un antico soffitto ligneo dipinto, 1966); 47212, 47213, 47214, 47215, 47216, 47217, 47218 (il soffitto in restauro nei laboratori della Certosa del Galluzzo, 1969); 174403, 174404, 174405, 174406, 174407, 174408, 174409 (vedute degli spazi interni della porzione antica dell'edificio con particolari architettonici, 1994); 177978 (veduta del soffitto della sala del primo piano, 1994).
Risorse in rete Nessun dato rilevato.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 23/11/2008
Data ultima modifica 04/04/2021
Data ultimo sopralluogo 21/04/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags stemma familiare.
Localizzazione
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