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Quartiere Santo Spirito (San Niccolò)
Ubicazione Piazza Giuseppe Poggi
Denominazione Piazza Giuseppe Poggi
Altre denominazioni Piazza delle Molina
Affacci .
Proprietà Comune di Firenze.
Architetti - Ingegneri Poggi Giuseppe, Canevari Raffaele, Del Sarto Luigi, Bigazzi Alberto.
Pittori - Scultori - Decoratori Auzzi Galeazzo, Pomodoro Giò (Giovanni Pomodoro, d.).
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche Si accede alla piazza da via di San Niccolò, lungarno Serristori, lungarno Benvenuto Cellini, così come scendendo dalle Rampe che la collegano tramite via dei Bastioni e il viale Giuseppe Poggi al piazzale Michelangiolo. Il luogo fu così intitolata con delibera del consiglio comunale del 21 dicembre 1911, in ricordo dell'architetto e urbanista Giuseppe Poggi (1811-1901), autore tra l'altro del piano di ampliamento della città negli anni di Firenze Capitale (1865-1871), ben esemplificato proprio dall'intervento che portò a determinare sia questa piazza, sia le Rampe e il viale dei Colli, strettamente legati tra loro per il riferimento a un comune impianto urbanistico e paesaggistico. La precedente titolazione (piazza delle Molina) dichiarava di come in questo luogo fosse la presenza degli antichi mulini di San Niccolò sui quali si attestava l'ultima cerchia di mura, abbattuti attorno al 1870. Lo slargo fu tuttavia definito non prima del 1875 e vide, oltre all'isolamento dell'antica porta che ora sorge al centro, la costruzione degli edifici posti in fregio alla piazza sempre sulla base di un progetto unitario di Giuseppe Poggi (si veda alla specifica scheda). Dal lato del fiume, oltre il lungarno, fu nello stesso 1875 realizzata su progetto di Raffaele Canevari e Luigi Del Sarto l'officina idraulica di San Niccolò destinata al sollevamento e alla depurazione dell'acqua potabile, trasformata nel 1916 in centrale di produzione per fornire di corrente elettrica l'acquedotto dell'Anconella. Visto lo sgradevole impatto del volume dei capannoni fuori terra, fin dagli anni quaranta del Novecento (presso l'Archivio storico del Comune di Firenze si conservano numerosi progetti risalenti appunto a quel periodo) si pensò a una loro demolizione, cosa poi avvenuta nel 1963 su progetto dell'ingegnere Alberto Bigazzi, capo dell'ufficio tecnico comunale, che sostituì il precedente impianto con più potenti turbine sistemate negli ambienti sottostanti. Si realizzò così "verso il fiume una terrazza verde, con una piccola pergola, formata con colonne acquistate ad un'asta antiquaria da una signora di buon gusto. La elegante costruzione venne travolta dall'alluvione del 1966, e al suo posto, dieci anni dopo, il 4 novembre 1976, venne posta una stele, modellata dallo scultore Galeazzo Auzzi, in ricordo degli Angeli del fango, cioè di quei giovani che, dopo aver iniziato la loro opera di soccorso negli scantinati della Biblioteca Nazionale, la estesero ai quartieri più poveri e più duramente colpiti" (Bargellini-Guarnieri 1978). Un ulteriore monumento intitolato Sole per Galileo Galilei, opera di Giò Pomodore, è stato inaugurato nel 1997 in uno degli spazi verdi che si trovano ai piedi della torre dal lato del lungarno (si veda). Attualmente, ad esclusione della porzione centrale con aiuole a prato, la piazza è utilizzata ai lati come zona di parcheggio per autoveicoli e, per quanto riguarda la porzione interna a ridosso dei muri delle Rampe, a lungo è stata scarsamente frequentata a causa della cattiva manutenzione, alla quale ha posto recentemente rimedio un complesso intervento di recupero sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e curato dal Comune di Firenze (2018-2019). La piazza vive comunque quasi esclusivamente nel periodo estivo, quando è scenario di spettacoli e eventi organizzati dal Comune, e quando diventa punto di riferimento per numerosi gruppi di giovani anche in funzione dei vari chioschi che la segnano sia dal lato della torre sia dal lato del giardino sull'Arno. Qui, in occasione del quarantesimo anniversario dell'alluvione, dall'estate del 2007, il Comune di Firenze ha provveduto alla sistemazione dello spazio a livello del fiume, allestendo un giardino estivo nell'esteso renaio tra la pescaia di San Niccolò verso il ponte alle Grazie (circa 5000 mq), con spiaggia, ombrelloni, percorsi pedonali e interventi a salvaguardia della vegetazione spontanea e delle numerose specie di uccelli, pesci e tartarughe che qui stazionano.
Bibliografia
dettaglio
Stradario 1913, p. 63, n. 455; Stradario 1929, p. 55, n. 511; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, III, 1978, pp. 143-146; Stradario 2004, p. 347.
Approfondimenti Giuseppe Poggi, Sui lavori per l'ingrandimento di Firenze. Relazione (1864-1877), Firenze, Tipografia G. Barbèra, 1882; "La Nazione", 23 luglio 1952; "La Nazione", 27 agosto 1956; "La Nazione" 15 gennaio 1957; "La Nazione" 27 luglio 1957; "La Nazione", 9 settembre 1957; "La Nazione", 21 giugno 1963; "La Nazione" 18 agosto 1963; Le opere pubbliche maggiori dell'Amministrazione comunale, in "Firenze. Rassegna del Comune", 1964, 5/6, p. 3; Davis Ottati, L'acquedotto di Firenze dal 1860 ad oggi, Firenze, Vallecchi, 1983; Antonio Fara, Giovanni Malanima, Michele Menduni, Recupero ambientale e funzionale del circuito dei viali di Giuseppe Poggi: una proposta organica, in "Bollettino Ingegneri", XLIV, 1997, 3, pp. 3- 8; Massimo de Vico Fallani, Piazza Poggi, in Mario Bencivenni, Massimo de Vico Fallani, Giardini Pubblici a Firenze: dall'Ottocento a oggi, Firenze, Edifr, 1998, pp. 234-235; Elisabetta Maria Agostini, La costruzione del paesaggio, Giuseppe Poggi a Firenze, in "Firenze Architettura", VI, 2002, 1/2, pp. 90-99; Claudio Paolini, Il sistema del verde. Il viale dei Colli e la Firenze di Giuseppe Poggi nell'Europa dell'Ottocento, Firenze, Polistampa, 2004, pp. 48-49; Flavia Tiberi, Il paesaggio nell’opera di Giuseppe Poggi per Firenze capitale, Firenze, Edifir, 2014, pp. 115-118 (Piazza Giuseppe Poggi); Renzo Manetti, in Una Capitale e il suo Architetto. Eventi politici e sociali, urbanistici e architettonici: Firenze e l'opera di Giuseppe Poggi, catalogo della mostra (Firenze, Archivio di Stato, 3 febbraio-6 giugno 2015) a cura di Loredana Maccabruni e Piero Marchi, Firenze, Polistampa, 2015, p. 183; Giuseppina Carla Romby, in Una Capitale e il suo Architetto. Eventi politici e sociali, urbanistici e architettonici: Firenze e l'opera di Giuseppe Poggi, catalogo della mostra (Firenze, Archivio di Stato, 3 febbraio-6 giugno 2015) a cura di Loredana Maccabruni e Piero Marchi, Firenze, Polistampa, 2015, pp. 206-207; Saida Grifoni, Lungo l'Arno. Paesaggi, storia e culture, Firenze, Aska Edizioni, 2016, pp. 252-256; Le Rampe del Poggi. Storia e recupero, a cura di Mauro Cozzi con testi di Mauro Cozzi, Giuseppe De Grazia, Enzo Floridi, Lucia Mannini, Tommaso Muccini, campagna fotografica George Tatge, Firenze, Mandragora, 2019; Alessio Caporali, Acqua, cultura tecnica e sviluppo urbano. Raffaele Canevari, Luigi Del Sarto e il nuovo acquedotto di Firenze (1871-1877), Firenze, Leonardo Libri, 2021.
Documentazione fotografica Archivi Alinari, Firenze: ACA-F-003355-0000, MAA-F-001339-0000 (vedute d'insieme della porta e delle rampe presa dal campanile di Santa Croce, 1890 circa); ACA-F-003126-0000 (insieme, 1890 circa); AVQ-A-002416-0000 (veduta della porzione superiore della porta presa dalla prima rampa, 1926); ACA-F-055835-0000 (veduta d'insieme presa dalle rampe. 1963). Archivi Scala, Bagno a Ripoli (Firenze): L120329, L120332 (vedute d'insieme, 1929-1930); 0076005, 0076903 (vedute d'insieme della piazza con la torre). Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 122271, 122275 (veduta panoramica della piazza con fotomontaggio quale prova dell'allestimento nello spazio del monumento a Dante Alighieri di Enrico Pazzi poi collocato sul sagrato della chiesa di Santa Croce, 1968). Archivio fotografico SBAP, Firenze: 24953, 24954 (vedute d'insieme della piazza con la porta, 1963); 25715, 25716, 25717 (vedute d'insieme della porta prese da diverse angolazioni, 1963); 26150, 26151 (vedute d'insieme della piazza con la porta, 1964) 36897, 36898, 36899, 36900, 36901, 36902, 36903, 36904, 36905, 36906, 36907, 36908, 36909, 36910 (vedute d'insieme della porta prese da diverse angolazioni distanze, 1967); 203183 (veduta d'insieme della porta dal lato di via San Niccolò, 1999).
Risorse in rete Sulla piazza sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Piazza Giuseppe Poggi su Wikipedia e dallo Stradario storico amministrativo del Comune di Firenze disponibile online.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 01/11/2013
Data ultima modifica 18/10/2021
Data ultimo sopralluogo 23/02/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags toponomastica, stradario (piazza), giardino, monumento.
Localizzazione
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