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Quartiere Santa Croce
Ubicazione Piazza di Santa Croce
Denominazione Piazza di Santa Croce
Altre denominazioni .
Affacci .
Proprietà Comune di Firenze.
Architetti - Ingegneri Matas Niccolò, Baccani Gaetano, Del Rosso Giuseppe, Zalaffi Ezio.
Pittori - Scultori - Decoratori Pazzi Enrico.
Uomini illustri Alighieri Dante.
Note storiche Si accede alla piazza da via de' Benci, borgo de' Greci, via dell'Anguillara, via Torta, via Giuseppe Verdi, via Giovanni da Verrazzano, via de' Pepi (canto alle Mosche), largo Piero Bargellini, via Antonio Magliabechi (canto de' Morelli). La denominazione è in riferimento alla chiesa che domina lo spazio, costruita dai frati minori e, "in memoria delle stimate di San Francesco loro fondatore, intitolata appunto alla Santa Croce: nome con cui si trova ricordata fin dal 1228" (dallo Stradario storico amministrativo del Comune di Firenze disponibile online). Per l'erezione della primitiva chiesa e del relativo convento la zona, la cosiddetta Isola d'Arno esterna alle mura e traversata da rami secondari del fiume, fu bonificata rendendo possibile la definizione di una grande piazza, inizialmente funzionale ad accogliere i fedeli per le principali ricorrenze religiose. Al di là del suo utilizzo per tali occasioni la piazza dovette comunque ben presto diventare, in ragione della sua ampiezza e regolarità, luogo deputato per giostre e tornei, fino a legare dal tardo Quattrocento il proprio nome al gioco del calcio in costume, con partite organizzate nella piazza solitamente nel periodo del Carnevale, tra le quali è sovente ricordata quella giocata il 17 febbraio 1530 durante l'assedio della città da parte delle truppe di Carlo V, in segno di spregio del nemico e di noncuranza per il pericolo. Proprio in ragione di questo suo utilizzo per feste ed eventi memorabili, l'immagine della piazza è documentata da molti dipinti, disegni e incisioni, tra i quali si ricordano la veduta di Giovanni Stradano presente nella sala di Gualdrada in Palazzo Vecchio (1560 circa), l'incisione di Jacques Callot con la giostra per la venuta a Firenze del principe d'Urbino (1616 circa) e l'incisione di Giuseppe Zocchi (1744). Dal confronto tra le varie panoramiche si può facilmente verificare come, per quanto riguarda gli edifici civili posti in fregio allo spazio, ben poco è mutato nel corso degli ultimi secoli. Ben diverso il discorso per quanto riguarda la facciata della chiesa che incide in modo rilevante nell'immagine complessiva della piazza, e che attualmente si presenta con il disegno conferitole, in un misurato stile neogotico, da Niccolò Matas (1853-1863). Ugualmente ottocentesco il campanile della basilica, eretto da Gaetano Baccani nel 1847. Mutato nel corso dei secoli anche l'ulteriore arredo, a iniziare dalla fontana posta sul lato corto della piazza opposto alla facciata della basilica: già individuabile come presente (anche se in forme indistinte) nella pianta di Stefano Buonsignori del 1584, la fontana si presenta oggi nel carattere conferitole da un cantiere del 1816 diretto da Giuseppe Del Rosso che, pur mantenendo il disegno seicentesco, ricostruì il tutto con l'impiego di marmi policromi. A segnare ulteriormente lo spazio fu poi posto al centro della piazza il monumento a Dante Alighieri, opera di Enrico Pazzi, inaugurato nel 1865 in occasione del sesto centenario della nascita del Poeta coincidente con il primo anno di Firenze Capitale (1865-1871). Nel 1921 (come peraltro risulta da un disegno conservato presso l'Archivio storico del Comune di Firenze) si data un progetto di Ezio Zalaffi che, in occasione del sesto centenario della morte del Poeta, previde la sistemazione a prato della piazza, con quattro grandi aiuole a fare da cornice al monumento, contornato da cipressetti in memoria dei fiorentini caduti in guerra e decorati di medaglia d'oro al Valor Militare. Attorno al 1964, rimossi da tempo i cipressi, la piazza fu adibita a parcheggio di autoveicoli, suscitando varie critiche che portarono a definire da parte del Comune una ipotesi di trasferimento del monumento in altro luogo per restituire la piazza a cerimonie e feste pubbliche, compreso il gioco del calcio storico. Il monumento a Dante Alighieri fu in effetti spostato a lato della facciata della chiesa - dove si trova attualmente - nel 1971, sulla base di progetti iniziati a elaborare subito dopo i gravi danni arrecati al quartiere dall'alluvione del 4 novembre 1966: la nuova collocazione, tra l'altro, consentì di tornare a utilizzare la piazza per il tradizionale calcio in costume. E' quindi a questi anni che si deve l'eliminazione del parcheggio e il progressivo recupero dello spazio come luogo d'incontri sociali e manifestazioni pubbliche. Sempre ai primi anni sessanta si data la realizzazione delle nuove panche e dei nuovi paracarri che delimitano le carreggiate dalla zona interna della piazza, a riprendere una sistemazione voluta nel Settecento da Pietro Leopoldo di Lorena. Indipendentemente dalla presenza della basilica di Santa Croce (tra i monumenti più rilevanti della città), per le case e i palazzi che ne segnano il perimetro e per le memorie che conserva, la piazza è da considerare di eccezionale rilievo storico e artistico.
Bibliografia
dettaglio
Cambiagi 1765, pp. 96-98; Cambiagi 1771, pp. 97-99; Cambiagi 1781, pp. 94-95; Fantozzi 1843, pp. 164-165, n. 388; Stradario 1913, p. 38, n. 270; Stradario 1929, p. 32, n. 294; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, III, 1978, pp. 320-331; Ciabani 1984, pp. 250-252, 286-287; Stradario 2004, p. 414.
Approfondimenti Marco Lastri, Piazza di S. Croce, e feste carnevaleschi, in L'Osservatore fiorentino sugli edifizi della sua Patria, quarta edizione eseguita sopra quella del 1821 con aumenti e correzioni del Sig. Cav. Prof. Giuseppe Del Rosso, Firenze, Giuseppe Celli, 1831, VIII, pp. 10-12; Guido Carocci, Il Canto alle Mosche, in "L'Illustratore fiorentino", Calendario Storico anno 1907, IV, 1906, pp. 161-62; Comitato Internazionale per il ripristino del Monumento a Dante Alighieri, Libro bianco per il monumento a Dante, Firenze, tipografia l'Artigiano, 1970; Silvano Fei, Le vicende urbanistiche del quartiere di Santa Croce dalle origine ai nostri giorni, Firenze, Assessorato all'urbanistica del Comune di Firenze, 1986; Giovanni Fanelli, Piazza Santa Croce e Piazza Santa Maria Novella: la vita urbana nel corso del tempo, Firenze, Edizioni Aida, 2006; Samuele Caciagli, Piazza Santa Croce, in Le piazze di Firenze: storia, architettura e impianto urbano, a cura di Francesco Gurrieri, Firenze, Mauro Pagliai Editore, 2014, pp. 156-187; Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, IV, Giardini e orti privati in città, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Leo S. Olschki, 2017, pp. 111-118.
Documentazione fotografica Archivi Alinari, Firenze: FBQ-A-006269-0100 (veduta della piazza in occasione dell'inaugurazione del monumento a Dante Alighieri, 14 maggio 1865); AVQ-A-002636-0027 (veduta della piazza in occasione dei festeggiamenti seguiti all'inaugurazione del monumento a Dante Alighieri, 15 maggio 1865); AVQ-A-000092-0020, AVQ-A-000039-0037 (vedute d'insieme della piazza verso la basilica con il monumento a Dante Alighieri, 1870 circa); MFC-F-002278-0000, PDC-F-000082-0000 (vedute d'insieme della piazza verso la basilica con il monumento a Dante Alighieri, 1880-1890 circa); BGA-F-003033-0000, ACA-F-002068-0000, ADA-F-007604-0000 (vedute d'insieme della piazza verso la basilica, 1890 circa); FCC-F-010499-0000 (veduta d'insieme della piazza verso la basilica , 1900 circa); MAA-F-001375-0000 (veduta d'insieme della piazza verso palazzo Cocchi Serristori, 1900 circa); MAA-F-001113-0000 (veduta d'insieme della piazza verso la basilica con il monumento a Dante Alighieri, 1905 circa); BGA-F-002033-0000 (veduta d'insieme della piazza verso la basilica con il monumento a Dante Alighieri, 1920-1930 circa); MAA-F-001375-0000 (veduta della piazza con il monumento a Dante durante la visita del Fuhrer a Firenze, 9 maggio 1938). Archivi Scala, Bagno a Ripoli (Firenze): BO22952, BO22997 (veduta della piazza verso la basilica con il monumento a Dante Alighieri, 1890 circa); Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: veduta della piazza verso la chiesa ancora priva della facciata ottocentesca, 1859 ca.); 8360 (veduta panoramica della piazza durante le esequie rese alla salma di Giacchino Rossini, 1887); 10284, 10285, 10287, 10288, 12711(vedute della piazza da angolature variate, fine XIX, inizi XX secolo); 6637 (veduta della piazza con i cipressi piantati in memoria delle medaglie d'oro al Valor Militare dei Caduti della guerra 1915-1918, 1923 circa); 128283 (veduta panoramica della piazza verso la chiesa, 1961); 6617 (veduta del lato settentrionale della piazza, 1963); 65188, 65189 (veduta dei colonnini per catena, 1964); 14636 (veduta di una panchina con seduta in pietra arenaria e supporto a terra in ghisa delle officine Berta, 1964 ca.), 65190, 65191 (veduta delle panchine in pietra arenaria, 1964 ca.).
Risorse in rete Sulla piazza sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Piazza Santa Croce su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL) e dallo Stradario storico amministrativo del Comune di Firenze disponibile online.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 17/12/2013
Data ultima modifica 31/03/2021
Data ultimo sopralluogo 21/04/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags toponomastica, stradario (piazza, canto), monumento, fontana.
Localizzazione
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