Home Il progetto Ricerca nel Repertorio Piante e Vedute Temi e Itinerari Indici Link Crediti Contatti
Ricerca nel Repertorio
Denominazione Modulo di ricerca
Ubicazione
Proprietà
Architetti - Ingegneri
Pittori - Scultori - Decoratori
Uomini illustri
Testo
Per ottimizzare la ricerca è consigliabile digitare una sola parola chiave per campo (es.: Bardi, anziché via de’ Bardi).
Per ulteriori suggerimenti si veda a:


Struttura della banca dati
 
Scheda Palazzo de' Cerchi Riccardi Torna ai risultati della ricerca
Versione stampabile della scheda
Quartiere Santa Croce
Ubicazione Vicolo de' Cerchi 1
Denominazione Palazzo de' Cerchi Riccardi
Altre denominazioni Palazzo de' Cerchi, palazzo dei Priori, palazzo della Stamperia granducale
Affacci via della Condotta, via dei Cimatori
Proprietà Cerchi, Riccardi, Compagnia del Bigallo.
Architetti - Ingegneri Ignoto/i.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Torrentino Lorenzo (Laurens Leenaertsz van der Beke), Franchi Rossello di Jacopo, Franchi Giunta di Jacopo.
Note storiche L'edificio risulta eretto dalla famiglia de' Cerchi (del ramo che prese dopo la sconfitta dei Guelfi bianchi il nome di Riccardi) tra la fine del Duecento e i primi del secolo successivo, in una zona fortemente segnata dalla presenza di proprietà di famiglie della consorteria (in particolare Galigai, Giugni e Buonaguisi), a segnare la cantonata tra l'attuale vicolo de' Cerchi e via della Condotta. Qui, tra l'altro, si riunivano i Priori delle Arti prima della costruzione del Palazzo Vecchio (tra il 1293 e il 1298, precisa Federico Fantozzi). Lasciato in eredità da Jacopo de' Cerchi ai Capitani del Bigallo, il palazzo, affittato, divenne sede delle più rinomate stamperie fiorentine. Tra gli altri qui ebbe la propria officina il tipografo fiammingo Lorenzo Torrentino (Laurens Leenaertsz van der Beke) e i suoi successori Sermartelli, Tartini e Cambiagi, che ebbero il privilegio della Stamperia Graducale. Federico Fantozzi (che scriveva in anni in cui era ancora attiva la stamperia granducale) annotava come nel 1427 fosse qui documentata l'abitazione dei pittori Rossello e Giunta di Jacopo Franchi, e come Rossello vi abitasse ancora nel 1451 "ed era in età di anni 82". Una tradizione non suffragata da documenti (annotata da Marcello Jacorossi in Palazzi 1972), vuole che nello stanzone attiguo alla stamperia sia stata firmata la capitolazione di Firenze del 1531. Negli anni in cui scriveva Emilio Bacciotti (1886), nell'edificio aveva trovato sede anche la locale sezione dell'Associazione fra gli operai tipografi italiani. A partire dal 1988 il palazzo risulta essere stato oggetto di un complesso e lungo cantiere di restauro promosso dalla stessa proprietà. Nel 2004 il palazzo è stato poi locato alla statunitense Kent State Universitiy, che ha portato a conclusione entro il 2007 gli interventi di restauro dell'immobile avviati negli anni precedenti, usufruendo del Contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (dal 2016, lasciata questa sede, l'Università si è trasferita nel palazzo Vettori di via Camillo Cavour 26, si veda). Nonostante gli inevitabili segni del tempo (e i conseguenti restauri e integrazioni) l'edificio è segnalato dalla letteratura tra i meglio conservati e rappresentativi dell'architettura medioevale fiorentina. Presenta bozze al piano terreno e filaretti di pietra a rivestire i piani superiori (attualmente per uno sviluppo complessivo di quattro piani), segnati da ampie finestre ad arco, che dobbiamo considerare progressivamente ampliate nel tempo. Al piano terra sono ampi locali ad uso di magazzino e laboratori che si aprono sulla via con grandi fornici a sesto acuto. Negli interni permangono ampi resti di rare decorazioni parietali a fresco (finte stoffe, scene di caccia) databili ai primi del Trecento, attribuite alla cerchia del Maestro della Santa Cecilia, raffiguranti finte stoffe, scene di caccia e, più volte, l'arme della famiglia Cerchi (d'azzurro, a tre anelletti d'oro, legati di rosso, 2.1). Dato lo stretto rapporto tra le due fabbriche, si vedano anche le note relative alla vicina torre degli Alepri. Il palazzo appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale del XIII secolo da considerare patrimonio artistico nazionale.
Bibliografia
dettaglio
Fantozzi 1842, p. 307, n. 95; Fantozzi 1843, pp. 115-116, n. 259; Firenze 1850, p. 200; Bacciotti 1879-1886, III, 1886, p. 148; Firenze 1850, p. 200; Elenco 1902, p. 253; Illustratore fiorentino (1904) 1903, pp. 21-23; Limburger 1910, n. 179; Palazzi 1972, p. 45, n. 68; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, pp. 236, 262; Maffei 1990, p. 112; Macci-Orgera 1994, pp. 71-73; Vannucci 1995, pp. 86-89; Cesati 2005, I, p. 158; Paolini 2009, pp. 115-116, n. 137.
Approfondimenti Brenda Preyer, Two Cerchi Palace in Florence, in Scritti in onore di C.H. Smyth, a cura di A. Morrogh et al., Firenze, The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies, 1985, II, pp. 613-630; Enrica Neri Lusanna, Interni fiorentini e pittura profana tra Duecento e Trecento. Cacce e giostre a palazzo Cerchi, in Opere e giorni. Studi su mille anni di arte europea dedicati a Max Seidel, a cura di Klaus Bergdolt e Giorgio Bonsanti, Venezia, Marsilio, 2001, pp. 123-130.
Documentazione fotografica Archivio fotografico SBAP, Firenze: 142969, 142970, 142971, 142972, 142973, 142974, 142975, 142976, 142977, 142978, 142979, 142980 (particolari della sala affrescata, 1986); 142989, 142990, 142991, 142992, 142993, 142994 (insieme e particolari della sala affrescata, 1986); 152165, 152166, 152167, 152168, 152169, 152170, 152171, 152172, 152173, 152174, 152175, 152176, 152177, 152178, 152179, 152180, 152181, 152182, 152183, 152184, 152185 (documentazione degli affreschi interni prima dell'intervento di restauro, 1988); 175965 (veduta d'insieme dell'edificio presa dalla cantonata, 1994); 175966, 175967, 175968, 175969 (vedute degli spazi interni, 1994); 175970 (scorcio della parte basamentale del prospetto, 1994); 175971, 175972, 175973, 175974, 175975, 175976, 175977 (vedute degli spazi interni, 1994).
Risorse in rete Sull'edificio sono vari file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Palazzo de' Cerchi su Wikipedia. Si segnalano inoltre i materiali resi disponibili nel sito della Soprintendenza ai Monumenti (Sbapsae per le province di Firenze Pistoia e Prato) nella sezione relativa agli edifici storici visitabili.
Codice SBAPSAE FI1035
ID univoco regionale 90480170027
Data creazione 15/08/2008
Data ultima modifica 08/04/2020
Data ultimo sopralluogo 15/01/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags Campo in corso di revisione.
Localizzazione
Contatti note tecniche e legali
 
Copyright © 2011 - 2021 Palazzo Spinelli - Associazione No Profit
Copyright © 2011 - 2021 Claudio Paolini