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Scheda Casamento dell'Arciconfraternita della Misericordia Torna ai risultati della ricerca
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Quartiere San Giovanni
Ubicazione Via delle Ruote 45
Denominazione Casamento dell'Arciconfraternita della Misericordia
Altre denominazioni .
Affacci via San Zanobi
Proprietà Venerabile Arciconfraternita della Misericordia, Compagnia del Bigallo.
Architetti - Ingegneri Ignoto/i.
Pittori - Scultori - Decoratori Puligo Domenico, Benini Cesare junior, Benini Lamberto.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche L'edificio, posto a formare angolo tra via delle Ruote e via San Zanobi, è evidentemente frutto della riconfigurazione di più antiche case, visto l'ampio fronte di carattere sette ottocentesco, peraltro privo di elementi architettonici d'interesse, che si estende su tre piani per ben otto assi dal lato di via delle Ruote e per due su via San Zanobi. L'immobile è comunque da segnalare per un grande ed elaborato tabernacolo posto sul canto, costituito da una edicola in pietra su di una base a mensole divergenti, con colonne scanalate fornite di capitelli compositi che sorreggono un arco a tutto sesto, percorso sul prospetto da una decorazione a candelabra, il tutto ancora memore di modelli quattrocenteschi benché da datarsi al primo Cinquecento. L'edicola conserva quanto resta di un affresco staccato raffigurante la Madonna con il Bambino tra San Pietro Martire e Santa Caterina d'Alessandria (Matrimonio mistico di Santa Caterina d'Alessandria). La presenza di quest'ultima santa, identificata dalla grande ruota dentata simbolo del suo martirio, ricorda come un tempo questi terreni fossero di proprietà dell'omonimo monastero femminile di regola agostiniana, detto anche di Santa Caterina delle Ruote, che si estendeva verso le mura cittadine, e come la nostra strada fosse stata tracciata attorno al 1350 proprio per consentire di raggiungere il complesso da via San Gallo. Tuttavia il nostro tabernacolo reca sulla base (ma oramai si dovrebbe dire recava) una rotella oltremodo consunta dove è comunque ancora leggibile l'emblema della Compagnia del Bigallo affiancato da quello dell'Arciconfraternita della Misericordia, a documentare come questi terreni fossero stati venduti a queste istituzioni nel 1494, dopo due anni che lo stesso monastero era stato soppresso per i debiti contratti dalle monache. Dell'affresco, che si data al 1525, reca memoria Giorgio Vasari nelle sue Vite, dove lo dice dipinto da Domenico Puligo. Inferiormente al tabernacolo è una targhetta di marmo che documenta come l'affresco fosse stato restaurato nel 1858. Un ulteriore intervento è documentato nel 1935 per le cure dei fratelli Cesare e Lamberto Benini, altri lavori sono attestati al 1959 grazie al materiale conservato presso la Fototeca dei Musei Civici Fiorentini. Un più recente restauro, eseguito dall'Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro di Firenze nel 1982, non ha potuto più di tanto recuperare (anche perché tardivo) quanto il tempo aveva oramai consunto. Tornando all'edificio da annotare la presenza di un ulteriore pietrino congiunto con le insegne della Venerabile Arciconfraternita della Misericordia e della Compagnia del Bigallo, posto al terreno, dal lato di via delle Ruote verso il canto, segnato con il numero d'ordine 30 in cifre romane.
Bibliografia
dettaglio
Cambiagi 1765, p. 123; Cambiagi 1771, p. 132; Cambiagi 1781, p. 127; Bigazzi 1886, p. 326; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, III, 1978, p. 288; Santi 2002, pp. 126-127.
Approfondimenti Arnaldo Cocchi, Virgo Fidelis. Tabernacolo in via delle Ruote sul canto di via San Zanobi, in Notizie storiche intorno antiche immagini di Nostra Donna che hanno culto in Firenze, Firenze, Giuseppe Pellas Editore, 1894, p. 126; Magnolia Scudieri, Carla Calvaresi, Tabernacolo di via delle Ruote, in Arte storia e devozione. Tabernacoli da conservare, a cura dell'Ufficio Restauri della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Firenze e Pistoia, Firenze, Centro Di, 1991 (Quaderni dell'Ufficio Restauri, n. 3), p. 44; Francesca Petrucci, Tabernacolo via delle Ruote angolo via San Zanobi, in La 'bottega' dei Benini. Arte e restauro a Firenze nel Novecento, catalogo della mostra (Scandicci, Palazzina Direzionale, 3-31 ottobre 1998) a cura di Francesco Gurrieri, Stefania Gori, Francesca Petrucci e Valerio Tesi, Firenze, Polistampa, 1998, pp. 124-125, n. 19.
Documentazione fotografica Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 1802 (veduta ravvicinata del tabernacolo prima dell'intervento di restauro, 1959); 51774, 51775, 17138 (particolari dell'affresco durante l'intervento di restauro e insieme al termine dei lavori, 1959); 51776, 10046 (vedute d'insieme del tabernacolo, 1972).
Risorse in rete Nessun dato rilevato.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 10/07/2011
Data ultima modifica 19/10/2021
Data ultimo sopralluogo 21/01/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags tabernacolo, stemma ecclesiastico, pietrino.
Localizzazione
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