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Scheda Palazzo Stiozzi Ridolfi Torna ai risultati della ricerca
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Quartiere Santo Spirito (San Niccolò)
Ubicazione Via San Niccolò 97- 99
Denominazione Palazzo Stiozzi Ridolfi
Altre denominazioni Palazzo Nasi, palazzo Gianni, palazzo Pecori Giraldi
Affacci .
Proprietà Nasi, Gianni, Stiozzi Ridolfi, Pecori Giraldi.
Architetti - Ingegneri Baglioni Filippo.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche Il palazzo, che prospetta sulla via con una facciata sostanzialmente cinquecentesca, fu eretto tra la fine del Quattrocento e la prima metà del secolo successivo, previa demolizione di strutture più antiche, per la famiglia Nasi. A questa, estintasi nel 1667, subentrò quella dei Gianni, che successivamente cedette la proprietà agli Stiozzi Ridolfi. Nei primi decenni del Novecento Angiolo Pucci segnala il palazzo come Pecori Giraldi, diicendolo appartenente a questa famiglia, "precisamente al signor Alessandro". Per quanto riguarda l'origine dell'attuale fabbrica, di un importante cantiere cinquecentesco parla tra gli altri Francesco Bocchi nella sua guida, dove peraltro si indica in Filippo di Baccio d'Agnolo Baglioni l'autore del progetto: "E' la porta divisata con molta grazia, le finestre parimenti con vaga vista fanno magnifico, e bel sembiante. Sono dentro le stanze con giudizio adagiate, e per l'uso humano ottimamente accomodate". Al di là di tale testimonianza, il palazzo è già ben individuabile nella veduta prospettica di Firenze delineata nel 1584 da Stefano Buonsignori, dove si presenta come un blocco murato di altezza apparentemente rispondente all'attuale (che è di tre piani per sei assi) ma assai meno profondo, fornito di un ampio spazio retrostante cintato. Se quindi nei secoli successivi si sono operati significativi ampliamenti nella parte retrostante accrescendo la fabbrica verso le mura, la facciata è da ritenersi rappresentativa della tradizione fiorentina cinquecentesca, con il portone e le finestre del primo piano (quelle al terreno appaiono rimaneggiate più tardi, probabilmente nel Settecento) incorniciate da bozze in pietra disposte a raggiera, queste ultime allineate a un marcadavanzale di vistoso aggetto. Chiude il prospetto una gronda sporgente, mentre a sinistra è l'accesso per le carrozze, privo di decorazioni. Nel vestibolo, preesistente all'intervento del Baglioni (accesso dal n. 99) è una elaborata cancellata in ferro battuto, oltre al quale si apre un atrio con volte poggianti su peducci trecenteschi. In questo ambiente è sulla destra un portale rinascimentale scolpito, con fastigio al centro dell'architrave includente l'aquila araldica della famiglia Nasi. Sopra è lo stemma in marmo con l'arme degli Stiozzi Ridolfi. A sinistra è la scala che accede ai piani superiori, con balaustra in pietra. Sul fondo si apre il cortile, dove elementi medioevali e rinascimentali tornano a convivere. A fronte dei pilastri del loggiato arricchiti con capitelli trecenteschi a foglie d'acqua, i peducci delle volte a crociera del lato nord presentano volute e foglie d'acanto prettamente rinascimentali. Sul lato opposto sono due arcate cieche su semicolonne, con al centro una nicchia con due busti marmorei. Al centro dello spazio è l'antico pozzo. Nel 1909 fu allargata la porta carraia sulla destra. Sempre al Novecento dovrebbero essere ascrivibili gli oculi rotondi presenti sotto l'aggetto della gronda. La facciata è stata restaurata nel 1993. All'interno si segnalano tre sale del piano nobile decorate da fregi dipinti con putti e vedute paesaggistiche, databili tra la fine del Seicento e i primi del secolo successivo. Il palazzo appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale, ed è tutelato da vincolo architettonico dal 1913.
Bibliografia
dettaglio
Bocchi-Cinelli 1677, pp. 274-275; Elenco 1902, p. 254; Limburger 1910, n. 494; Limburger-Fossi 1968, n. 494; Bertarelli 1922, p. 174; Garneri 1924, p. 286, n. XLI; Bertarelli 1937, pp. 295-296; Firenze 1974, p. 358; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, II, 1977, pp. 323-324; Cesati 2005, II, p. 610; Firenze 2005, p. 439; Paolini (Poggi) 2010, pp. 33-35, n. 16.
Approfondimenti Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, IV, Giardini e orti privati della città, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Leo S. Olschki, 2017, p. 484.
Documentazione fotografica Archivio fotografico SBAP, Firenze: 28546, 28547, 28548, 28549 (veduta d'insieme e particolari del prospetto su via San Niccolò, 1965); 179648 (veduta d'insieme del prospetto esterno, 1994); 179647 (particolare del portale principale, 1994); 179649 (particolare della decorazione di uno spazio interno, 1994); 179650, 179651 (vedute di uno spazio interno, 1994); 179652 (veduta d'insieme del prospetto secondario, 1994); 179653, 179654, 179655, 179656, 179657, 179658 (vedute di spazi interni, 1994); 179659 (scorcio del giardino, 1994); 179660 (particolare del portale nell'androne, 1994); 179661, 179662, 179663, 179664 (vedute d'insieme da varie angolazioni del cortile interno, 1994); 179665 (veduta del soffitto di una sala, 1994).
Risorse in rete Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Palazzo Stiozzi-Ridolfi su Wikipedia.
Codice SBAPSAE FI0639
ID univoco regionale 90480171082
Data creazione 23/10/2008
Data ultima modifica 07/06/2020
Data ultimo sopralluogo 18/02/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags Campo in corso di revisione.
Localizzazione
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