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Quartiere Santa Maria Novella
Ubicazione Via de' Vecchietti 2
Denominazione Palazzo Vecchietti
Altre denominazioni Palazzo Del Corona, palazzo della Banca d'America e d'Italia, palazzo del Diavolino
Affacci via degli Strozzi 4
Proprietà Vecchietti, Poltri, Del Corona, Banca d'America e d'Italia.
Architetti - Ingegneri Giambologna (Jean de Boulogne, d.), Pasqui Leopoldo, Luccioli M..
Pittori - Scultori - Decoratori Giambologna (Jean de Boulogne, d.).
Uomini illustri Vecchietti Bernardo.
Note storiche L'edificio si sviluppa su un antico ceppo di case con torre angolare, già di una delle più antiche famiglie fiorentine, quella dei Del Vecchio, comunemente noti come Vecchietti, le cui proprietà si estendevano sia nella zona dell'attuale via del Campidoglio, sia lungo la strada poi a loro intitolata, fino alla via dei Ferrivecchi, ora via degli Strozzi. Qui "si cominciò a murare la cantonata di bozzi" del nuovo palazzo della famiglia il 9 luglio 1578, come attestato da Agostino Lapini nel suo Diario fiorentino, per volontà di Bernardo Vecchietti e su disegno del Giambologna, in quegli anni ospite dello stesso Bernardo (cantiere chiuso attorno al 1584). Passato ai Poltri e quindi ai Del Corona, il palazzo fu rimodernato da questi ultimi nel 1828-1829, su disegno dell'architetto Leopoldo Pasqui. Nel 1933, in occasione dell'acquisto dei locali da parte della Banca d'America e d'Italia, fu aperto un cantiere volto all'adeguamento della struttura alle nuove necessità, con opere di "sostituzione e di trasformazione" su progetto dell'ingegnere M. Luccioli (si vedano le fotografie degli ambienti rinnovati a corredo dell'articolo di Pier Luigi Nervi sulla Rivista del Sindacato Nazionale Fascista Architetti). La parte basamentale della costruzione è di età molto antica. La facciata su via de' Vecchietti presenta un interessante esempio di soluzione tardo rinascimentale e sugli architravi delle finestre del piano nobile reca ripetuta due volte un'iscrizione che ricorda il nome di Bernardo Vecchietti e ostenta la data 1578. Sopra il portone segnato con il numero 2 è poi uno scudo con l'arme della famiglia Poltri (d'azzurro, al monte di sei cime d'oro, sormontato da un corno da caccia d'argento, incatenato d'oro, con il capo di Santo Stefano). L'altra facciata, che guarda a via degli Strozzi con sei assi, è frutto del già ricordato intervento ottocentesco, e si caratterizza per la presenza di due balconi che si impongono ai lati del fronte. Anche da questo lato, sulle architravi delle finestre del piano nobile si sviluppano scritte che, dopo aver nuovamente richiamato Bernardo Vecchietti e la data 1578, ricordano Aloisio del Corona e la data (1828) degli interventi da lui promossi. Sull'angolo, detto canto de' Diavoli, qualificato da plastiche bozze sfalsate, è in alto un bello scudo dello stesso Giambologna con l'arme dei Vecchietti (d'azzurro, a cinque ermellini montanti d'argento, 2.2.1, quelli in coppia affrontati). In basso è la copia in bronzo della scultura del Diavolino, il cui originale, pure in bronzo, è ora conservata presso il museo Bardini (dopo essere stato a lungo in Palazzo Vecchio). Precisa Filippo Baldinucci: "Per Bernardo Vecchietti (Giambologna) fece il disegno della facciata di sua casa da' Ferravecchi, ed in sulla cantonata il bel satirino di bronzo accomodato a modo di potervisi adattare le insigne che in quei tempi usavansi dalla minuta gente in que' giuochi e pubblici trastulli che chiavansi le Potenze". Dall'ingresso si accede attualmente al primitivo cortile quattrocentesco, con loggia decorata a graffiti (se ne veda l'ampia documentazione fotografica proposta dai Thiem) e scala del Giambologna, in cui sono raccolti frammenti lapidei provenienti dalle demolizioni degli edifici del centro storico. Attualmente il palazzo ospita uffici della Deutsche Bank e, con accesso da via degli Strozzi, la residenza Palazzo Vecchietti Suites and Studio. Proprio nel breve ingresso di quest'ultima è conservato un elemento originale delle finestre progettate dal Giambologna, con una testa virile, a documentare sia come durante gli interventi ottocenteschi si sia volutamente ripreso il disegno antico, sia la differenza significativa nella fattura tra l'elemento originale e il moderno. Il palazzo appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale.
Bibliografia
dettaglio
Ruggieri 1722-1728, I, 1722, tavv. 62-64; Thouar 1841, p. 375; Fantozzi 1842, p. 486; Fantozzi 1843, p. 101, n. 219; Firenze 1845, pp. 146-147; Baldinucci-Ranalli 1845-1847, II, 1846, p. 574; Formigli 1849, p. 133; Firenze 1850, pp. 138-139; Illustratore fiorentino 1880, pp. 83-84; Bigazzi 1886, p. 148; Elenco 1902, p. 256; Limburger 1910, n. 709; Garneri 1924, pp. 127-128, n. LXXXVIII; Thiem 1964, p. 70, n. 24, tavv. 41-46; Limburger-Fossi 1968, n. 709; Palazzi 1972, p. 66, n. 107; Firenze 1974, p. 282; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, IV, 1978, pp. 244-245; Ciabani 1984, pp. 66-67; Maffei 1990, p. 96; Cesati 2005, II, p. 717; Firenze 2005, p. 257.
Approfondimenti Marco Lastri, Palazzo de' Vecchietti Collettori e Protettori di Belle Arti, in L'Osservatore fiorentino sugli edifizi della sua Patria, quarta edizione eseguita sopra quella del 1821 con aumenti e correzioni del Sig. Cav. Prof. Giuseppe Del Rosso, Firenze, Giuseppe Celli, 1831, VII, pp. 48-53; Il Palazzo Vecchietti, in "Arte e Storia", X, 1891, 24, p. 192; Pier Luigi Nervi, Banca d'America e d'Italia a Firenze: ing. M. Luccioli, in "Architettura. Rivista del Sindacato Nazionale Fascista Architetti", XII, 1933, 10, pp. 639-642; Michael Bury, Bernardo Vecchietti: patron of Giambologna, in "I Tatti Studies", 1985, 1, pp. 13-56; Francesca Carrara, Il magnifico Bernardo Vecchietti, cortigiano e committente in un inedito epistolario, in Giambologna: gli dei, gli eroi. Genesi e fortuna di uno stile europeo nella scultura, catalogo della mostra (Firenze, Museo Nazionale del Bargello, 2 marzo-15 giugno 2006) a cura di Beatrice Paolozzi Strozzi e Dimitrios Zikos, Firenze-Milano, Giunti Editore, 2006, pp. 302-314; Mugelli Costruzioni 1913-2013. Un secolo di cantieri e restauri edili, Firenze, Tipografia San Marco, 2013, p. 198 (regesto dei lavori).
Documentazione fotografica Archivi Alinari, Firenze: ACA-F-003687-0000 (veduta d'angolo con i prospetti su via degli Strozzi e via de' Vecchietti, 1890 circa); APA-F-001486-0000 (veduta d'angolo con i prospetti su via degli Strozzi e via de' Vecchietti, 1893). Archivio fotografico SBAP, Firenze: 44489, 44490 (riproduzioni di fotografie con vedute dei prospetti del palazzo, 1968); 108992, 108993, 108994 (vedute parziali del cortile interno, 1980).
Risorse in rete Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Palazzo Vecchietti su Wikipedia e dal sito di Palazzo Vecchietti Suites and Studios. Si segnalano inoltre i materiali resi disponibili nel sito della Soprintendenza ai Monumenti (Sbapsae per le province di Firenze Pistoia e Prato) nella sezione relativa agli edifici storici visitabili.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 23/11/2008
Data ultima modifica 19/12/2020
Data ultimo sopralluogo 21/01/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags banca, albergo, scultura, iscrizione, stemma familiare.
Localizzazione
Contatti note tecniche e legali
 
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