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Scheda Complesso del Museo dell'Opera del Duomo Torna ai risultati della ricerca
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Quartiere San Giovanni
Ubicazione Piazza del Duomo 8- 9
Denominazione Complesso del Museo dell'Opera del Duomo
Altre denominazioni Ufizio dell'Opera, Museo dell'Opera di Santa Maria del Fiore, Residenza dell'Opera di Santa Maria del Fiore
Affacci .
Proprietà Arte dei Mercatanti (Calimala), Opera di Santa Maria del Fiore.
Architetti - Ingegneri Brunelleschi Filippo, Del Moro Luigi, Castellucci Giuseppe, Sabatini Rodolfo, Palterer David, Zangheri Luigi, Aulenti Gae (Gaetana Aulenti, d.), Calatrava Santiago Valls, Gregotti Vittorio, Natalini Adolfo, Guicciardini Piero, Magni Marco, Paolini Leonardo.
Pittori - Scultori - Decoratori Giovanni dell'Opera (Giovanni Bandini, d.).
Uomini illustri Michelangelo Buonarroti, Guasti Cesare.
Note storiche Erano in questo luogo le case dei Falconieri, distrutte in parte per aprire la piazza attorno alla Cattedrale: il primo documento in cui si ricorda il nuovo edificio risale al marzo del 1390, quando gli Operai di Santa Maria del Fiore incaricarono il capomastro Giovanni Ghini di costruire i pilastri con le arcate in bugnato su questo lato, in accordo alle prescrizioni definite nel 1388 e tese a uniformare con un partito decorativo ad arcate e bozze tutte le case attorno al Duomo dal canto di via del Cocomero fino alle case di proprietà della stessa Opera. Al 1432 risale un intervento commissionato a Filippo Brunelleschi finalizzato ad ampliare l'edificio per farne la residenza dell'Opera e ospitare gli uffici della relativa Magistratura (fino ad allora collocati nell'edificio ora segnato con i numeri 3, 4 e 5, si veda), nonché spazi per i laboratori degli scalpellini e depositi dei legnami da costruzione. Tra i molti fatti di rilievo che hanno visto questi ambienti si ricorda come qui, dal 1501, Michelangelo Buonarroti disponesse di una stanza e iniziasse a lavorare al suo David recuperando il marmo già abbozzato da Agostino d'Antonio di Duccio e qui depositato. Sicuramente già da questo secolo in questi ambienti si conservavano molte opere d'arte legate alla fabbrica della Cattedrale, a partire dai disegni e dai modelli delle sculture sottoposte al giudizio degli Operai prima della loro esecuzione. Nel 1887 si pensò così di destinare la fabbrica a un vero e proprio museo dell'Opera di Santa Maria del Fiore che, progettato dall'architetto Luigi Del Moro, fu aperto nel 1891. Nel corso del Novecento si susseguirono numerosi interventi legati al lento crescere delle opere qui ricoverate. In particolare, nel 1919 fu progettata dall'architetto Giuseppe Castellucci una nuova sala (inaugurata solo nel 1931) originariamente destinata all'esposizione delle formelle del campanile di Giotto che si pensava di rimuovere e poi impiegata per dare sistemazione ai modelli lignei della facciata; nel 1937 venne realizzata sempre su disegno del Castellucci la sala detta di Bonifacio VIII; nel 1954 fu costruita su progetto dell'architetto Rodolfo Sabatini la cappella per l'esposizione dei reliquiari; nel 1965 si inaugurò la sala delle formelle del campanile (rimosse a partire dal 1959); nel 1988 la sede dell'Opera di Santa Maria del Fiore fu spostata da questa sede al complesso già casa Arcidiaconale di via della Canonica (si veda); dal 1998 al dicembre del 1999, su progetto degli architetti David Palterer e Luigi Zangheri, si ampliò la superficie espositiva e si intervenne per adeguare l'impiantistica alla normativa vigente, rinnovando parallelamente itinerario ed elementi espositivi. Tuttavia, grazie all'acquisto nel 1998 del vicino grande ambiente già teatro degli Intrepidi (lungo 28 metri e alto 8, si veda a via Bufalini 11-13), l'Opera di Santa Maria del Fiore invitò quattro illustri architetti (Gae Aulenti, Santiago Calatrava, Vittorio Gregotti e Adolfo Natalini) a formulare progetti per l'ulteriore ampliamento degli spazi. Dopo una iniziale adesione al progetto di Santiago Calatrava (si veda al catalogo della mostra del 2002), nel settembre 2010 fu presentato il progetto definitivamente approvato, steso dagli architetti Adolfo Natalini, Piero Guicciardini e Marco Magni, che tra l'altro prevedeva la ricostruzione in scala 1:1 dell'antica porzione di facciata arnolfiana nei nuovi ambienti dell'ex teatro (il cantiere, chiuso nell'ottobre 2015 con l'apertura delle nuove sale, ha visto impegnati per le opere architettoniche la Guicciardini & Magni Architetti, per le opere strutturali l'ingegnere Leonardo Paolini). Esternamente la fabbrica si presenta con un fronte regolarizzato al piano terra da una serie di sette grandi arcate, profilate da bozze rustiche di pietra forte, con quella che si pone come centrale timbrata da un busto di marmo del granduca Cosimo I de' Medici, coronato e fornito di una cornice con iscrizione e ricca decorazione, opera di Giovanni Bandini detto Giovanni dell'Opera ("il migliore dei busti esistenti sulle facciate dei palazzi fiorentini", secondo Garneri 1924). Ai lati, sopra le arcate, è uno scudo con l'arme dei Falconieri (di rosso, alla scala di tre pioli, scaccata di due file d'azzurro e d'argento) e una rotella con l'arme dell'Arte della Lana. Si segnala inoltre una lapide datata al 1897 in ricordo dello storico e archivista dell'Opera Cesare Guasti. La parte superiore, di ulteriori due piani, ha invece aspetto moderno, per quanto si possa supporre che l'intonaco nasconda l'antico paramento in pietra.
Bibliografia
dettaglio
Bocchi-Cinelli, 1677, pp. 61-62; Del Bruno 1757, p. 27; Cambiagi 1765, p. 103; Cambiagi 1771, p. 112; Cambiagi 1781, p. 107; Fantozzi 1842, pp. 368-369, n. 115; Fantozzi 1843, pp. 145-146, n. 329; Firenze 1845, p. 25; Baldinucci-Ranalli 1845-1847, III, 1846, p. 529; Formigli 1849, p. 28; Firenze 1850, pp. 70-75; Bigazzi 1886, p. 101; Limburger 1910, n. 237; Garneri 1924, pp. 34-35, n. XXIV; Limburger-Fossi 1968, n. 237; Palazzi 1972, p. 22, n. 23; Firenze 1974, p. 91; Piero Roselli in Roselli 1974, p. 63, n. 20; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, pp. 324-325; Firenze 2005, pp. 165-166, 749-750; Invernizi 2007, I, p. 171, n. 147; Simone Caciagli in Gurrieri 2014, p. 129; Fantozzi Micali-Lolli 2016, pp. 75-76.
Approfondimenti Museo dell'Opera del Duomo, in "Arte e Storia", IX, 1890, 17, p. 134; Museo dell'Opera del Duomo, in "Arte e Storia", X, 1891, 7, p. 55; Il Museo dell'Opera del Duomo, in "Arte e Storia", X, 1891, 10, p. 78; Il Museo dell'Opera del Duomo a Firenze, a cura di Luisa Becherucci e Giulia Brunetti, 2 voll., Milano, Electa, s.d. ma 1969 ca.; Giulia Brunetti, Il museo dell'Opera di Santa Maria del Fiore, in "Atti della Società Leonardo da Vinci", serie 3, 1974/75 (1975), 6, pp. 19-32; Osticrezi Patrizio, Settesoldi Enzo, Primo centenario del Museo dell'Opera di Santa Maria del Fiore comunemente detto dell'Opera del Duomo, 1891-1991, Firenze, Lascialfari, 1991; Andrea Paoletti, Monica Fintoni, Carlo Montrésor, Il Museo dell'Opera del Duomo a Firenze, Firenze, Mandragora, 2000; Alessandro Coppellotti, Lessico familiare. Nuovi allestimenti al Museo dell'Opera del Duomo di Firenze, in "Bollettino della Società di Studi Fiorentini", 1999 (2000), 5, pp. 169-170; David Palterer, Luigi Zangheri, Il nuovo Museo dell'Opera di Santa Maria del Fiore. Firenze, a cura di Norberto Medardi, Firenze, Polistampa, 2001; Il nuovo Museo dell'Opera del Duomo. Quattro progetti: Gae Aulenti, Santiago Calatrava, Gregotti Associati, Adolfo Natalini, catalogo della mostra (Firenze, Opera di Santa Maria del Fiore, 1-30 novembre 2002) a cura di Paolo Bianchini con contributi di Valerio Tesi, Pier Roberto Del Francia, Timothy Verdon, Firenze, Mandragora, 2002; Luca Celli, L'ampliamento del Museo dell'Opera del Duomo, in "Opere. Rivista Toscana di Architettura", I, 2003, 2, pp. 14-21; Alessandro Coppellotti, Lo specchio del tempo: l'analogia fra architettura e attualità, in "Opere. Rivista Toscana di Architettura", I, 2003, 2, pp. 22-25; Lucia Blasi, Chiesa e museo. Nuovi orientamenti e antiche prassi. Il Museo dell'Opera del Duomo di Firenze, in "Annuario della Scuola di Specializzazione in Storia dell'Arte dell'Università di Bologna", 2005 (2006), 6, pp. 202-227; Andreas Grote, L'opera del Duomo di Firenze 1285-1370, Firenze, Olschki, 2009; Marco Carminati, Il Museo del Duomo raddoppia. Partono i lavori per il grande ampliamento dell'Opera della cattedrale, in "Il Sole 24 Ore", 5 settembre 2010; Beatrice Giachi, L'ampliamento del museo dell'Opera del Duomo, in "Progettando", IX, 2014, 1, pp. 36-48; Paolo Russo, Il grande museo del Duomo. Il tesoro di Firenze rinasce e diventa uno spettacolo, in "La Repubblica", 25 ottobre 2015; Timothy Verdon, Il nuovo Museo dell'Opera del Duomo, Firenze, Mandragora, 2015; Timothy Verdon, The New Museo dell'Opera del Duomo, in "I Tatti", XVIII, 2015, 2, pp. 265-286; La costruzione di un museo: il nuovo Museo dell'Opera del Duomo di Firenze. Natalini Architetti, Guicciardini & Magni Architetti, Carpi, APM Edizioni, s.d. ma 2015; Claudia Conforti, Un arcipelago di capolavori: Adolfo Natalini, Museo dell'Opera del Duomo, in "Casabella", LXXX, 2016, 2, pp. 97-99; The New Museo dell'Opera del Duomo in Florence, in "The Burlington Magazine", CLVIII, 2016, 1358, pp. 327-330; Claudio Paolini, Intorno alla Cattedrale. Case e palazzi di piazza del Duomo e di piazza San Giovanni a Firenze, Firenze, Polistampa, 2016, pp. 66-71, n. 29; Timothy Verdon, Un nuovo museo fiorentino, in "Arte Cristiana", CIV, 2016, 892, pp. 1-19; Opera di Santa Maria del Fiore dal 1296, Firenze, Opera di Santa Maria del Fiore, 2017.
Documentazione fotografica Archivio fotografico SBAP, Firenze: 176773 (veduta d'insieme del cortile interno, 1994); 176774 (veduta d'insieme dell'androne, 1994); 176775 (particolare del prospetto con il busto di Cosimo I, 1994); 176776, 176777, 176778 (vedute di spazi interni con particolari architettonici, 1994); 176779 (veduta d'insieme del prospetto, 1994); 176780, 176785 (particolari con gli stemmi posti in facciata, 1994).
Risorse in rete Sull'edificio sono vari file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dal sito ufficiale dell'Opera di Santa Maria del Fiore e dalla voce Museo dell'Opera del Duomo su Wikipedia.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 05/09/2010
Data ultima modifica 12/05/2021
Data ultimo sopralluogo 08/01/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags scultura, lapide, stemma familiare, pietrino.
Localizzazione
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