La Madonna Addolorata è stata spolverata accuratamente con pennelli a setole morbide e con aspirapolvere. In seguito sono state effettuate prove di pulitura mediante tamponcini di cotone idrofilo imbevuti, alternativamente, in acqua, acetone puro, alcool decolorato, ligroina e white spirit. Dopo i saggi preliminari la metodologia più idonea per la rimozione dei depositi di natura più coerente è risultata quella con White Spirit. Per alleggerire gli annerimenti più consistenti sulle dita delle mani è stata fatta una prova localizzata con un gel termo reversibile (gellano kelcogel). Durante l’applicazione è stato notato un leggero ammorbidimento del colore originale, motivo che ne ha sospeso l’utilizzo.
Alcune scaglie di colore distaccate sono state fatte riaderire con emulsione acrilica iniettata localmente con siringhe. La parte di panneggio rimossa dal braccio destro è stata messa in trazione per essere collocata in fase successiva.
Tutte le lacune sono state stuccate con polifilla e rifinite con carta vetrata fine ed è stata ultimata l’integrazione pittorica con tempere.
La scultura del Sacro Cuore è stata accuratamente spolverata con pennelli a setole morbide ed aspirapolvere. Dopo vari test di pulitura, con acqua e con diversi solventi comunemente usati nel settore del restauro, per evitare la seppur minima perdita del colore, è stato deciso di utilizzare un tensioattivo diluito in acqua al 5% ca. con tamponi di cotone idrofilo.
Le scaglie di colore più fragili, distaccate dal substrato, sono state consolidate con Acril AC33 diluito al 10% in acqua e applicato con pennelli a setole morbide. Dopo aver rimosso meccanicamente con bisturi le vecchie stuccature alterate, tutte le mancanze sono state integrate con polifilla e con l’ausilio di spatole.
La corona di plastica è stata pulita esclusivamente con acqua. Per gli accordi cromatici sono state utilizzate tempere.
La scultura di Santa Rita è stata spolverata accuratamente grazie all'ausilio di pennelli a setole morbide ed aspirapolvere. Successivamente è stato possibile effettuare vari test di pulitura con diversi solventi ritenendo più idoneo il white spirit per evitare, anche se parzialmente, di rimuovere le colorazioni originali a base acquosa. Per questa operazione sono stati utilizzati tamponi di cotone idrofilo.
Come seconda fase di intervento è stato necessario rimuovere il consistente riempimento di gesso all'interno del braccio destro per garantirne la stabilità conservativa. Una volta ridotto al minimo lo spessore grazie all'ausilio di micromotore, e rimuovendo di conseguenza i vecchi elementi di ferro, il braccio è stato riposizionato riempiendone la cavità con poliuretano espanso. Una volta effettuato l'inserimento è stato possibile eseguire delle stuccature con Polifilla in corrispondenza della frattura, del dito indice e, parzialmente, delle altre dita della mano destra.
Le integrazioni pittoriche sono state eseguite con tempere.