Archivio di Stato di Firenze
Enti istituzionali
Con decreto del 20 febbraio 1852 il granduca Leopoldo II di Toscana istituì in Firenze una Direzione centrale degli archivi di Stato con il compito di provvedere «alla migliore tenuta, alla buona conservazione ed al più conveniente servizio di molti fra gli Archivi dello Stato esistenti nella capitale, e dipendenti da uffizi diversi».
Fu così fondato l’Archivio centrale dello Stato che, istituito con decreto del 30 settembre 1852, ebbe sede nella fabbrica degli Uffizi.
Dopo l'Unità d'Italia, stabilito che gli Archivi di Stato ricevessero la documentazione non più utile all'amministrazione corrente, anche l'Archivio di Stato di Firenze accolse i primi versamenti di carte degli uffici periferici dello stato.
L'alluvione del 4 novembre 1966, che danneggiò in misura rilevante il patrimonio documentario, accentuò l'esigenza di trovare un'altra sede all'istituto fiorentino. Individuata l'area idonea in piazza Beccaria, lungo la cerchia dei viali di circonvallazione progettati nell'Ottocento dall'architetto Giuseppe Poggi, il nuovo edificio fu progettato da Italo Gamberini e dal gruppo di architetti da lui diretto e inaugurato ufficialmente il 4 febbraio 1989.
Attualmente l'Archivio di Stato di Firenze, che dispone anche di un deposito sussidiario a Sesto Fiorentino, conserva più di 600 fondi, per un totale di oltre 75 Km di documenti, dall'VIII sec. ai nostri giorni, delle più diverse tipologie: carteggi, diplomi, codici miniati, statuti, disegni, carte nautiche e geografiche che recano iscritta la memoria storica delle vicende politiche, sociali, culturali e artistiche di Firenze e della Toscana e che fanno dell'Archivio di Stato di Firenze un punto di riferimento per ricercatori di tutto il mondo.